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ITINERARIO 7 (Ravenna)
VIA DEI ROMEI NELLA ROMAGNA D’ESTE
Distanza: 42 km Durata: una giornata Periodo consigliato: da settembre a maggio Partenza e arrivo: Russi
In pochi, pochissimi chilometri che possono essere percorsi in auto, o meglio ancora in bicicletta considerata la bassa difficoltà del percorso, si toccano piccoli comuni dalla grande storia. Questi paesi, dai nomi curiosi come Bagnacavallo o Cotignola, si trovano in un territorio pianeggiante all’interno della provincia di Ravenna, caratterizzato per essere stato di grande importanza in epoche passate. Questo spiega come, nonostante le piccole dimensioni e il breve percorso, siano innumerevoli gli aspetti storico-culturali che possono essere approfonditi. Teatri, ville romane, castelli, pievi: sono decine le testimonianze che si incontrano. Tutto intorno, il paesaggio che allieta il viaggio è quello della bella e agricola campagna romagnola, ordinata dall’antica centuriazione Romana. Inoltre, l’itinerario offre la possibilità di ripercorrere i luoghi in cui è nato e cresciuto il primo, famoso aviatore italiano: Francesco Baracca, a cui la città di Lugo ha dedicato un intero museo. La proposta di viaggio, con partenza e arrivo a Russi, misura in tutto 42 km completamente pianeggianti e su strade che, anche se principali, non sono mai troppo trafficate. Per questo consigliamo di affrontare il percorso in bicicletta, per poter ammirare con calma non solo monumenti e palazzi ma anche la rigogliosa campagna che li circonda.
DA NON PERDERE Villa Romana, Russi Teatro Goldoni Piazza Nuova Pieve San Pietro in Sylvis Pavaglione, Lugo Teatro Rossini Borgo di Bagnara di Romagna Palazzo Tarlazzi Torre d’Acuto |
PERCORSO
Palazzo San Giacomo a Russi |
Russi, la bella cittadina in provincia di Ravenna, è il punto di partenza di questo itinerario dedicato ai paesi e ai borghi più importanti e antichi della pianura romagnola denominata D’Este. È di grande interesse il centro storico della cittadina che ruota attorno a Piazza Domenico Antonio Farini, dove si affaccia la chiesa Arcipretale di Sant’Apollinare e la piccola chiesa della Confraternita dei Battuti Bianchi, oggi sala per esposizioni d’arte, e da dove si possono vedere i resti dell’antica fortezza cittadina: un torrione quadrangolare e due torrioni d’angolo. Nelle immediate vicinanze merita attenzione anche Piazza Gramsci, dove sorgono la chiesa di Santa Maria dei Servi e il mercato coperto, esempio di architettura del ventennio fascista. Da Russi si parte in direzione Ravenna e dopo meno di 2 km, svoltando a sinistra lungo la via Fiumazzo, si incontra la Villa Romana. Questo sito archeologico testimonia le origini antiche degli insediamenti abitativi sul territorio. Scoperto per caso nel 1938, il sito, datato intorno alla fine del I secolo d.C., è uno dei ritrovamenti romani più importanti e meglio conservati del nord Italia. È formato da una costruzione agricola, abitazione del dominus, da mosaici pavimentali, da portici esterni e dall’area termale. Oggi sono visitabili i mosaici, i portici esterni e quelli interni. Suppellettili, corredi e altri ritrovamenti della Villa Romana sono raccolti all’interno del Museo Civico presso la Rocca di Russi. Proseguendo per via Fiumazzo, sotto l’argine del fiume Lamone, si incontra l’imponente costruzione di Palazzo San Giacomo, seicentesca residenza estiva della nobile famiglia ravennate dei Rasponi, visitabile su appuntamento. Nei pressi della Villa si lascia la strada per Ravenna e si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Bagnacavallo (a circa 6 km). La cittadina vanta un singolare centro storico sviluppatosi attorno all'antica strada Maestra. |
Monumento a Francesco Baracca a Lugo |
La cittadina vanta un singolare centro storico sviluppatosi attorno all'antica strada Maestra. Da segnalare Piazza della Libertà, sul cui ciottolato si affacciano il Palazzo Comunale in stile neoclassico e il Teatro Carlo Goldoni, inaugurato nel 1845, arricchito all’interno da stucchi e affreschi. Da segnalare, sempre sulla piazza, il Palazzo Vecchio e la Torre Civica. Si consiglia di percorrere via Garibaldi in direzione Porta Pieve. Sulla strada si incontrano, infatti, altri importanti edifici di pregio storico: la Torraccia, risalente al XII secolo, la Chiesa e il Convento di San Giovanni sorto nel 1363 come sede dei camaldolesi, il sacrario dei Caduti e Piazza Nuova, dalla forma ovale e antico mercato costruito nel 1758. Lasciato Bagnacavallo, si segue la strada per Fusignano. Dopo aver percorso circa 2 km si incontra la Pieve di San Pietro in Sylvis, una tra le meglio conservate di tutto il territorio ravennate. A questo punto si seguono le indicazioni per Lugo di Romagna4 e dopo circa 5 km si raggiunge il bell’abitato romagnolo. Si pedala su strade quasi mai molto trafficate e tra un abitato e l’altro si può ammirare il tipico paesaggio del territorio di pianura romagnolo, caratterizzato da campi coltivati risultato delle antiche centuriazioni romane, case poderali, piccole chiese parrocchiali e strette strade secondarie. Si seguono le indicazioni per il centro storico: Piazza dei Martiri, Piazza Baracca e Piazza Trisi. Spicca la sagoma della imponente Rocca Estense, fatta ricostruire intorno al ’500 e oggi sede del Comune. Di interesse è il giardino pensile ricavato tra due bastioni del fortilizio. Il Pavaglione, situato di fronte alla rocca, è forse il più rappresentativo dei simboli della cittadina di Lugo. Il quadriportico, completato alla fine del 1700 per il mercato dei bozzoli da seta, è uno dei più antichi dell’Emilia Romagna. |
Il Pavaglione di Lugo |
Oggi è sede di manifestazioni e di un importante fiera dell’antiquariato che si svolge ogni seconda domenica del mese. Da segnalare ancora il monumento a Francesco Baracca, cittadino lughese e asso dell’aviazione italiana, cui è stata dedicata una statua in bronzo. L’oratorio Sant’Onofrio, in Largo Baruzzi, Palazzo Trisi, nella omonima Piazza e a poche decine di metri, il settecentesco Teatro Rossini dedicato al compositore pesarese che visse in questa città, sono altre emergenze culturali che meritano di essere ammirate. Usciti da Lugo in direzione Massa Lombarda, dopo circa 4 km si svolta a sinistra verso Bagnara di Romagna. La cittadina costituisce un esempio molto interessante di castello o borgo fortificato di origine medioevale. Di grande interesse il percorso all’interno della cinta muraria. Su Piazza IV Novembre si affaccia la Rocca Sforzesca che conserva il sistema difensivo di origine trecentesca. Una visita è consigliata considerata la presenza di elementi di grande interesse: il Mastio, il cortile interno, le logge e le cantine. Altro punto importante della cittadina è Piazza Marconi, in cui si trovano la porta edificata alla fine del 1400, Palazzo Fabbri, risalente al XIX secolo e dove ora sorge la “Locanda di Bagnara” e il bel Palazzo Comunale. Si esce dalla cittadina e si percorre a ritroso l’itinerario di andata per circa 2 km. Si effettua quindi una svolta a destra verso Molinello e si raggiunge dopo poco l’abitato di Barbiano. Imboccata la strada per Lugo, si svolta a destra dopo 1 km in una stretta strada di campagna e si prosegue per circa 4 km fino a raggiungere Cotignola. Il paese che si affaccia sul fiume Senio ha una storia millenaria. Nel centro storico vi sono alcune chiese d’interesse, come quella di San Francesco, il Palazzo Sforza, la Torre d’Acuto e il museo artistico "Varoli". L’antico Palazzo Tarlazzi, adibito a sala mostre, conserva al suo interno soffitti lignei dipinti, pareti decorate e importanti reperti storici. Usciti da Cotignola, si evita la strada principale e si seguono le indicazioni per Boncellino, su strada secondaria. Piccola frazione sulla riva sinistra del Lamone, è un paese di antica fondazione. Sono da segnalare le cosiddette “Case Guidi”: gli edifici che sorgono su via Boncellino hanno tutti la stessa tipologia costruttiva, simmetrica a coppie e sono stati fatti costruire dai conti Guidi di Faenza. Da segnalare anche Casa Baldini e l’Oratorio settecentesco. A Boncellino si trovano anche due monumenti della natura, un frassino e un gelso secolari. Da qui si prosegue verso Russi. Oltrepassata la linea ferroviaria, si svolta a destra e si raggiunge la città, partenza e arrivo di questa proposta di viaggio. |
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APPROFONDIMENTI
• ECO MUSEO DELLA CIVILTÀ PALUSTRE
L’Eco Museo della Civiltà Palustre ha cominciato la sua attività nel 1985. L’intento era di raccogliere e conservare tradizioni, cultura e artigianato legati alla vita di questi luoghi, tra terra e acqua. Il Museo si trova a Villanova di Bagnacavallo, al centro di un’area che fino a poche decine di anni fa era caratterizzata dalla presenza di ampie lagune. Questi territori, posti vicino all’argine del Lamone, sono oggi bonificati e rischiano di perdere un grande patrimonio culturale. Particolare attenzione, all’interno del museo, va alle antiche tecniche di lavorazione delle erbe palustri,utilizzate fino agli anni Settanta nella comunità di Villanova. Le mani degli artigiani, con l’aiuto di rudimentali attrezzi, intrecciavano erbe palustri e utilizzavano legni quali il salice per creare tutto ciò che serviva alla vita di tutti i giorni. Con questi materiali si costruivano anche le abitazioni: i cosiddetti capanni rurali in erba palustre, una realtà completamente estinta ma che rivive all’interno del museo. Il museo recupera incastri, intrecci, trame e filature ed è allestito in un edificio scolastico di fine XIX secolo. L'opera di ricerca è portata avanti dal gruppo dell'Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri. Il museo si compone di quattro sezioni espositive, un laboratorio e un piccolo stagno. Info: www.racine.ra.it/erbepalustri/ tel.: 0545.47122/49191. |
• BARACCA, STORIA DI UN AVIATORE ROMAGNOLO
Francesco Baracca nacque a Lugo il 9 maggio del 1888, da una ricca e nobile famiglia. Intrapresi gli studi a Lugo e a Firenze, decise in seguito di abbracciare l’arma ed entrare all’Accademia Militare di Modena. Nel 1910 venne assegnato come Sottotenente al reggimento di cavalleria Piemonte Reale a Roma, dove si distinse per la sua abilità. Due anni dopo decise di arruolarsi volontario in aviazione, seguì in Francia i corsi di pilotaggio e nel 1915 compì il suo primo volo durante le operazioni belliche contro l’Austria. Il 7 aprile del 1916 iniziò la sua grande fama di pilota, grazie all’abbattimento di un Brandenburg nemico. Fu una delle prime grandi imprese e delle grandi vittorie ottenute in soli sei anni, che secondo i cronisti risultano essere 34. Nel 1917 Francesco Baracca insieme ad altri grandi piloti, fra cui Ranza e il nobile Ruffo di Calabria, costituì una squadriglia formidabile, presto conosciuta come la Squadriglia degli Assi, che combatté aspramente nei cieli di Caporetto e sopra il Piave. Baracca, ormai diventato un eroe, precipitò sul Montello con l’aereo in fiamme il 19 giugno del 1918. Le cause dell’abbattimento dell’aereo sono ancora discusse, come la figura di quest’uomo, da alcuni ritenuto un crudele guerriero dei cieli, da altri un cavaliere rispettoso e umano col nemico. Sono conservate alcune lettere che Baracca spedì in patria durante la guerra grazie alle quali è forse più facile farsi un’idea di questo aviatore romagnolo. La città di Lugo ha dedicato a Francesco Baracca un Museo. Per info: 0545.38541. |
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SITI INTERNET D'APPROFONDIMENTO
• www.comune.russi.ra.it
• www.romagnadeste.it
• www.racine.ra.it/ravennaintorno
• www.comune.bagnacavallo.ra.it
• www.comune.lugo.ra.it
• www.comune.cotignola.ra.it
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Data: 2/12/2024 |
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