52 Domeniche in Romagna
 
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ITINERARIO 30 (Cervia-Milano Marittima)
 
I BOSCHI COSTIERI DI LIDO DI CLASSE E MILANO MARITTIMA
I BOSCHI COSTIERI DI LIDO DI CLASSE E MILANO MARITTIMA
Distanza: 58 km
Durata: una giornata
Periodo consigliato: da marzo a settembre
Partenza e arrivo: Milano Marittima

Difficile immaginare la presenza di aree di così grande pregio naturalistico lungo il litorale Adriatico romagnolo, territorio in cui il livello di antropizzazione della costa è uno dei più elevati d’Italia.
Poco lontano dalle spiagge affollate, dalle località balneari e dai parchi di divertimento si scopre, invece, un mondo tranquillo, abitato da numerose specie di animali e uccelli. Basta prendere una bicicletta da fuori strada e percorrere sentieri e strade secondarie, per ritrovarsi a contatto con paesaggi importanti ricchi di flora e fauna: dune costiere, pinete e boschi litoranei, bassure e paludi. Lo scopo di questa proposta di passeggiata in bicicletta è proprio quello di riscoprire queste aree, la Pineta di Classe, le Paludi dell’Ortazzo, i prati umidi dell’Ortazzino, la Foce del Bevano con le sue dune costiere, relitti di quello che era un tempo il territorio della costa romagnola. L’itinerario percorre strade secondarie e quasi sempre sterrate: occorre quindi utilizzare una mountain bike o una bici con copertoni larghi.
La sua lunghezza è di circa 58 km, ma può essere accorciato scegliendo come punto di partenza, anziché Milano Marittima, Lido di Classe.


DA NON PERDERE
Rotonda 1° Maggio
Pineta di Classe
Palude Ortazzo
Dune costiere Bevano
Pineta Ramazzotti
PERCORSO
PERCORSO
Centro di Milano Marittima
Il punto di partenza di questo itinerario cicloturistico lungo la riviera adriatica è la centralissima Rotonda 1° Maggio a Milano Marittima.
Da qui si segue via Ravenna per poi svoltare a destra in via Leopardi.
Utilizzando un piccolo ponte di legno, si oltrepassa il canale del Pino e si entra nella bella e ombreggiata pineta. Si segue il segnale per il Sentiero Ciclistico del Pero. Pinete, dune costiere e specchi d’acqua saranno i paesaggi che accompagneranno chi sceglie di percorrere questo itinerario all’interno del Parco del Delta del Po, stazione Pineta di Classe e Saline di Cervia. Terminato il primo tratto, si incontra via Nullo Baldini, occorre attraversarla e percorrere in parte la semirotonda che si trova di fronte per poi svoltare in via Morandi.
Dopo poche decine di metri si lascia la strada asfaltata e, oltrepassata una sbarra, si continua su un percorso sterrato, proseguendo fino a quando non si nota un piccolo sentiero che sale sulla riva di destra. Dopo averlo imboccato, si continua a pedalare in direzione Lido di Savio fino a raggiungere una serie di capanni e la foce dell’omonimo fiume.

Gabbiani sul Delta del Bevano
Si lascia la sterrata prendendo il ponte sul fiume Savio. Si prosegue sulla strada principale, lasciando sulla destra la località rivierasca di Lido di Classe. Alla rotonda si svolta a sinistra in direzione Ravenna proseguendo ancora per circa 1 km. Questo è l’unico tratto asfaltato e trafficato, ma è molto breve. Incontrata, infatti, a destra via delle Cave, si ritorna su un percorso sterrato. Dopo un paio di chilometri si raggiunge l’ennesimo canale, lo si oltrepassa con l’ausilio di un piccolo ponte e si entra all’interno della rigogliosa pineta di Classe.
L’ambiente naturale è davvero di prim’ordine; oltre la presenza del pino marittimo e del pino domestico, si trovano lecci, roverelle, carpini e una serie di arbusti come l’aspargo selvatico, il prugnolo, il ginepro.

Zona umida dell’Ortazzino
Tra gli animali, non è raro incontrare, nei mesi meno affollati, il picchio rosso, l’istrice e la puzzola. Si consiglia di seguire il sentiero numero 2, Dune e Pinete, che con un fondo facilmente percorribile attraversa la pineta in direzione Lido di Dante. A poca distanza si trovano i prati umidi e le bassure dell’Ortazzino e dell’Ortazzo, zone paludose di enorme pregio naturalistico, ottenute dalla riconversione di antiche risaie.
Queste zone umide poste sulla destra del percorso, a fianco della pineta di Classe in direzione mare, sono attraversate da una penisola coperta da pini domestici e sulle sue acque è possibile osservare una grande quantità di uccelli: dalla beccaccia di mare al gabbiano roseo, dall’avocetta al cavaliere
d’Italia, dall’airone alla sterna. Facendo una breve de-viazione a destra, prima di uscire dalla pineta, si possono raggiungere un paio di capanni di avvistamento in legno, da cui poter osservare gli uccelli acquatici.
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APPROFONDIMENTI

PINETA DI CERVIA
L’area pinetale odierna alle spalle della cittadina di Cervia, è l’ultima superstide dell’antico bosco costiero che si estendeva, quasi senza interruzioni, sul litorale adriatico dal Reno fino a sud della cittadina. Nel 1963, con lo scopo di salvaguardare l’ambiente naturale e di renderlo accessibile a turisti e visitatori, nacque il Parco Naturale cervese che racchiude circa 30 ettari dell’antica pineta.
L’accesso è su Viale Carlo Forlanini. L’area, trasformata in giardino zoologico, ospita animali selvatici e domestici. Tra i primi da ricordare daini, cervi e cinghiali, tra quelli domestici sono presenti asini, vacche romagnole, oche, fagiani, cavalli, mufloni e bufali. Interessante il percorso botanico che indica e descrive diverse specie autoctone. L'essenza arborea più rappresentata è il pino domestico con la sua caratteristica chioma ad "ombrello" che si differenzia dal Pino marittimo la cui chioma è invece "piramidale". Tra gli alberi sono presenti inoltre roverelle e roveri. Il sottobosco è ricco di arbusti come il rovo, il biancospino, l'olivello, il ligustro, il caprifoglio e il crespino. All’interno dell’area sono presenti alcune orchidee ed altri piante floreali. Per visitare il Parco, aperto da marzo a novembre e con ingresso gratuito, è possibile prenotare visite guidate (Servizio Verde e Pinete, tel. 0544.992885).

ORTAZZO E ORTAZZINO
All’interno del Parco del Delta del Po vi sono due aree interessanti per l’alto grado di biodiversità, ricche di avifauna e dal suggestivo paesaggio: Ortazzo e Ortazzino. L’area dell'Ortazzo, anticamente ricoperta da risaie, si caratterizza come area valliva di acqua dolce, coperta di giuncheti, pulcinellieti e stagni, che si prosciugano nella stagione calda. L’area è attraversata da una pineta e più a sud è stata di recente ripristinata una prateria allagata da acque dolci. La vegetazione tipica del sito si compone di: bassia hirsuta, erianthus ravennae, plantago cornuti, spartina maritima, trachomitum venetum e luscengola. Molto interessante è l’avifauna che qui nidifica o sosta: avocetta, beccaccia di mare, cavaliere d’Italia, gabbiano e gabbiano roseo, ghiozzetto di laguna e ghiozzetto cenerino, fraticello, sterna comune e sterna zampenere, volpoca e garzetta. Lungo le spiagge è possibile osservare scorpioni e tra i mammiferi che proliferano nella zona: il chirotteri, l’istrice e la puzzola. L’Ortazzino fa parte della zona umida costiera posta a ovest nei pressi della foce del torrente Bevano. L’area è caratterizzata dalla presenza di lagune, tipiche dell’ambiente originario dell’alto Adriatico e ricoperta di dune per 5 km, prati umidi e prati aridi, puntellati da ginepro e olivello spinoso, nonché dalla tipica vegetazione igrofila: giuncheti, salicornieti e alofita: pulcinellieti e spartinieti. Oltre all’avifauna presente anche nell’Ortazzo, qui è possibile scorgere anche la rara averla cinerina e il calandro.
A protezione dell’area nel 1881 sono stati impiantati pini marittimi (per 117 ettari). È possibile attraversare l’area e osservare flora e avifauna tipica del sito, lungo il percorso Dune e Pinete, sia a piedi sia in bicicletta lungo il litorale sino alla foce del torrente Bevano.
Per informazioni: Stazione del Parco del Delta del Po tel. 0544 .973040.


SITI INTERNET D'APPROFONDIMENTO

www.comunecervia.it
www.parks.it/parco.delta.po.er
www.lidodiclasse.com

 
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Data: 2/12/2024
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