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ITINERARIO 10 (San Piero in Bagno)
BAGNO DI ROMAGNA: ACQUA, SPIRITUALITÀ E SALUTE
Distanza: 43 km Durata: una giornata Periodo consigliato: da marzo a maggio Partenza e arrivo: Bagno di Romagna
Acqua, acqua e ancora acqua: questo elemento sarà protagonista del percorso che si dipana nell’alta Valle del Savio, sugli Appennini al confine tra Romagna e Toscana. Una natura rigogliosa, tratti di paesaggio caratterizzato da imponenti falesie o da brulle distese di arenaria, borghi storici, castelli e monasteri, contribuiranno a rendere il percorso mai monotono e interessante sia dal punto di vista storico che da quello naturalistico. La partenza è stabilita a Bagno di Romagna, rinomata e apprezzata per le sue acque termali. Poi il percorso prosegue verso il parco dei Cento laghi, la cascata dell’Alferello, il Castel d’Alfero, il rio di Fosso Grosso a Verghereto. Quelle sopra citate sono solo alcune delle tappe di questo itinerario che dà la possibilità di visitare una delle aree dell’Appennino romagnolo più belle e ricche di natura, storia e tradizioni. Da ultimo, passando dalla località di Montecoronaro, si potranno raggiungere le sorgenti del fiume Savio, il corso d’acqua che segnerà, da Verghereto a Bagno di Romagna, l’ultima parte di questo itinerario. L’anello misura in tutto poco più di 40 km.
DA NON PERDERE Terme di Bagno di Romagna Sentiero degli Gnomi Castello di Corzano Lago Pontini Castel d’Alfero Cascate Alferello Sorgenti del Savio |
PERCORSO
Santuario di Corzano |
Bagno di Romagna è una perla dell’Appennino romagnolo, a pochi chilometri dal confine con la regione Toscana da cui ha assorbito parte delle tradizioni e qualche parola della lingua locale. Resa celebre dalle sue acque termali, la piccola cittadina dell’alta Val Savio è ora una delle mete turistiche più importanti dell’Appennino romagnolo. Nonostante questo ha mantenuto il fascino di paese tranquillo alle porte del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Da visitare il piccolo centro storico, la bella piazza Ricasoli, la Basilica di Santa Maria Assunta, la via Fiorentina lungo la quale si trova il Palazzo del Capitano e una serie di bar e ristoranti fino a raggiungere Piazza Dante, dove si trovano le Terme S. Agnese. A pochi passi dal centro storico si consiglia una passeggiata nel Sentiero degli Gnomi2, una camminata nel bosco di poche centinaia di metri adatta soprattutto ai bambini. Il percorso inizia dai Giardini pubblici di via Lungosavio. Da Bagno di Romagna parte il nostro itinerario che in poche decine di chilometri permette di visitare una parte dell’Appennino singolare per le sue formazioni rocciose, per la natura imponente e per l’acqua, elemento importante e onnipresente in ogni sua forma. Dal centro del paese si prende la strada statale in direzione San Piero in Bagno. Il paese è sede del comune di Bagno di Romagna e vanta le imponenti rovine del Castello e il santuario di Corzano appartenuto ai camaldolesi e parzialmente distrutto nel 1527. Dal centro di San Piero si svolta a destra verso la S.P. 45 che porta alle pendici del Monte Fumaiolo. L’itinerario compie un percorso circolare alle pendici del Monte Comero. |
Panorama su Casale di Verghereto |
Dopo 5 km di salita si raggiunge una deviazione sulla destra che porta al Lago Pontini. Acque verdi smeraldo e vegetazione composta sostanzialmente da aceri, cerri, roverelle e castagni caratterizzano questo tipico lago da frana in cui è vietata la balneazione ma che nei mesi estivi è preso d’assalto dai turisti. Lo specchio d’acqua, in cui si può praticare la pesca sportiva, è stato generato dallo smottamento di una porzione di terreno scivolata dal Monte Comero (1351 metri s.l.m.). Seppur di piccole dimensioni è un luogo tranquillo e ben attrezzato: sulle sue sponde coperte da un prato verde, si trova anche un bar ristorante. A poche decine di metri il Lago Lungo e una serie di 20 laghetti formano il Parco dei Laghi, oasi naturale e paradiso per pescatori di salmonidi. Si riprende la strada principale in direzione Alfero. Dopo pochi chilometri si giunge ad un’altro lago, quello di Acquapartita, piccola area di villeggiatura estiva attorno alla quale sono sorti negli anni alcuni alberghi e ristoranti. Il luogo, posto a 752 metri s.l.m., è rilassante anche se nei mesi estivi piuttosto affollato. Consigliata la breve passeggiata che effettua il periplo dello specchio d’acqua. Aree attrezzate per pic-nic e sentieri per passeggiate rendono il luogo piacevole e ideale per una sosta. Da Acquapartita si prosegue verso la tappa successiva: Alfero. Il paese sorse sul confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa. Un cippo, vicino alla canonica di S. Andrea, è il simbolo che ancora oggi ricorda il vecchio confine: da un lato porta lo stemma a cinque sfere dei Medici e dall’altro le chiavi di San Pietro. |
Lago di Acquapartita |
Il paese è una località tranquilla e ben attrezzata. Da segnalare Castel d’Alfero, l’antico fortilizio le cui radici risalgono all’epoca medioevale. Oggi del piccolo borgo rimangono parte delle cinta murarie, le case in pietra e i ruderi dell’antico castello. Da Alfero si segue per un chilometro la strada asfaltata per Mazzi, quindi si consiglia la deviazione su un sentiero segnalato, che scende fino al fiume. Dopo poco si possono ammirare le Cascate dell’Alferello. Con un salto di 30 metri dovuto ad una frana, la caduta, generata dall’omonimo torrente, è una delle più importanti di Romagna, seconda solo all’imponente Acquacheta. Nelle vicinanze di Alfero non può mancare un breve passaggio a Riofreddo, posto su uno sperone di arenaria che s'alza dalla forra delle sorgenti dell'Alferello. Il nome del piccolo paese deriva dal torrente, che essendo in quel punto profondamente incassato nella montagna, mantiene l'acqua gelida anche d'estate. Negli anni è sorto in questa località un importante villaggio turistico estivo. Si prosegue lungo la strada in direzione del Monte Fumaiolo. Il percorso si snoda in una natura fatta di boschi, roccia che affiora dalla vegetazione, improvvise falesie e arenaria: un paesaggio singolare che alterna zone rigogliose di vegetazione ad aree brulle e aride. |
Chiesa di Santa Maria Assunta a Bagno di Romagna |
Cominciata la discesa si raggiunge la località turistica Montecoronaro, sorta nella vicinanze dell’Abbazia di Santa Maria in Trivio, di cui ormai non rimane nulla. Vicino a questa località si trovano le sorgenti del Fiume Savio: le acque sgorgano col nome di "Fosso Grosso" dalle pendici di monte Castelvecchio a quota 1.126 metri. Da qualche decennio la sua piccola sorgente è indicata da un monumento in ferro su cui spiccano l'immagine del lupo, simbolo di Montecoronaro e gli anelli della caveja simbolo della Romagna. La tappa successiva di questo itinerario è Verghereto, paese dell’alta Valle del Savio poco distante dal Passo dei Mandrioli e sul confine delle terre di Toscana. Sorto attorno all'Abbazia di S. Michele Arcangelo, Verghereto fu fondata da San Romualdo nel 987. Nel 1371 il monastero franò e fu ricostruito all'interno della cittadina, che nel frattempo era diventata città fortificata. Il castello fu a lungo dei conti Guidi, per passare nel 1404 alla Repubblica Fiorentina. Da segnalare la via Casentinese, arteria principale del paese annunciata dalla bella porta esterna del castello. Imboccata la strada vecchia (3 bis) ed evitando di percorrere la E45 (Cesena- Roma), in meno di 10 km si raggiunge Bagno di Romagna. |
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APPROFONDIMENTI
• PARCO LAGHI DELL’APPENNINO
I laghi dell’Appennino sopra Bagno di Romagna rappresentano il luogo ideale per gli amanti della pesca, poiché vi abbondano diverse specie ittiche e sono circondati da una splendida natura. Le acque particolarmente ossigenate degli oltre venti tra laghi naturali e artificiali, sono ricche di trote, amur, salmerini, lucci, carpe e del rarissimo storione comune. Il Lago Lungo, nei pressi di Valgianna, a 703 metri s.l.m., è caratterizzato da acque fresche di buona qualità, in cui si riproducono il salmerino, le trote fario, iridea e lacustre. Poco lontano dal Lago Lungo ci si imbatte nella Riserva Fario, un complesso di 6 laghetti, immersi nel bosco e collegati da un sentiero, dove si pescano le trote, il salmerino e il black bass. I periodi ideali per la pesca sono la primavera e l’estate. Nel comprensorio del Parco Laghi vi sono strutture atte ad agevolare gli appassionati di pesca ed in cui richiedere l’autorizzazione di pesca. Il Parco Laghi organizza corsi di lancio, di pesca a mosca e di pesca spinning, nei mesi di ottobre/novembre, marzo/aprile.
Per informazioni: info@parcolaghi.com Tel/fax 0543.903281. |
• TERME DI BAGNO DI ROMAGNA
Le acque calde di Bagno di Romagna sgorgano dal sottosuolo alla temperatura di 45°, ricche di sostanze benefiche per la salute del corpo. Le acque termali sono di due tipi: bicarbonato-alcaline e sulfuree. Le prime vengono impiegate per la cura di disturbi reumatici, articolari, gastroenterici e dismetabolici; le seconde per le malattie di origine respiratoria e dermatologica. I Romani realizzarono il primo impianto termale nel II secolo a.C., distrutto durante le invasioni barbariche. Grazie all’eredità dei Romani che avevano insegnato la teoria salus per aquam, l’attività degli impianti termali non ha più cessato e in tempi recenti sono state introdotte innovazioni per sfruttare al meglio i benefici delle acque. La posizione geografica di Bagno di Romagna offre un ambiente rilassato, immerso nel verde. Oggi Bagno è dotata di tre stabilimenti termali: l’Euroterme, le Terme di Sant’Agnese e il Grand Hotel Terme Roseo. Si distingue anche il Gaia Teverini Beauty Spa.
Per informazioni: www.bagnodiromagnaturismo.it Tel.: 0543.911046/911026 |
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SITI INTERNET D'APPROFONDIMENTO
• www.bagnodiromagnaturismo.it
• www.gnomomentino.it
• www.parcolaghi.com
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Data: 22/1/2025 |
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